Pensaci Giacomino – X Rassegna Teatrale “Lo Stagnone…scene di uno spettacolo”

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Pensaci; Giacomino! fu scritta fra la fine di febbraio e i primi di marzo del 1916 per Angelo Musco. È il primo testo di Pirandello concepito per la scena siciliana. La versione in lingua italiana comparve sulla rivista «Noi e il Mondo». Seguirono altre ristampe con vari rimaneggiamenti.
Il settantenne professor Agostino Toti, insegnante di storia naturale nel locale ginnasio, prima di ritirarsi in pensione, ha deciso di prendere moglie per mettere fine alla sua lunga solitudine. Infatti per lui l’unica compagnia è la propria ombra, ma precisa: «A casa, il sole non c’è, e non ho più con me neanche la mia ombra». Se il magro stipendio di insegnante non gli ha consentito prima di mantenere una famiglia, ora da vecchio vuole scegliersi una moglie giovane per obbligare il governo a pagare la pensione non soltanto a lui per i pochi anni di vita che gli restano ma, dopo la sua morte, anche alla moglie. L’attenzione del professor Toti cade su Lillina, sedicenne figlia del bidello Cinquemani, il quale è onorato della scelta, senonché Lillina è stata sedotta da un ex alunno del professore, Giacomino Delisi, un giovane «scioperato», e ora attende un figlio. L’incresciosa circostanza sembra compromettere il progetto del vecchio; ma, poiché il bidello scaccia la figlia disonorata, il professor Toti soccorre la ragazza accogliendola in casa sua.

Il professore  sposa Lillina intanto nasce il bambino Ninì, su cui Toti riversa un affetto di padre, anzi di nonno, dal momento che il padre naturale, Giacomino, frequenta liberamente Lillina che potrà sposare quando sarà vedova. Intanto, per un’insperata eredità lasciatagli dal fratello morto in Romania Agostino Toti è diventato ricco, ha depositato il denaro nella Banca Agricola cittadina e come maggiore azionista ha potuto impiegarvi Giacomino. La serenità regnerebbe nella particolare famiglia del professor Toti, se le malelingue del paese non la insidiassero. Portavoce del pettegolezzo cittadino è il direttore del ginnasio, il cavalier Diana che chiede a Toti di porre fine allo scandalo….. La sorella maggiore di Giacomino, Rosaria Delisi, bigotta e bacchettona, «ha messo sossopra tutta la gente di chiesa sacerdote per sacerdote», per sottrarre il fratello alla situazione irregolare. Il prete don Landolina si reca in casa del professore e con parole melliflue gli chiede di rilasciare alla sorella di Giacomino…

Compagnia teatrale SiparioAutore: Luigi Pirandello – Rielaborazione e Regia: Vito Scarpitta